- quando acquisti l'IMPOSTA di REGISTRO e quella CATASTALE, anche se è prima casa,
- le spese notarili, tutte le spese di apertura del mutuo (molto pochi hanno i soldi per comprarsi casa in contanti), gli interessi sul mutuo
- e se la tua rata è di €. 250 al mese ci hai pagato anche l'IRPEF sul guadagnato di altre €. 250 (perché nel nostro paese ti tolgono la metà di quanto hai guadagnato)
- la CEDOLARE SECCA del 20% sull'affitto
- tutte le spese relative alla straordinaria amministrazione (cioè tutte le riparazioni che comportano cambio di pezzi nella caldaia nel bagno, in cucina ecc. e in un'abitazione di media età si rompe sempre qualcosa durante l'anno e poi ci sono gli amministratori di condominio, che per incrementare furbamente i loro guadagni impongono sempre qualche lavoro extra da fare nel condominio, manutenzione ascensore (dopo l'ultima legge una mia cara amica ha dovuto pagare quasi €. 1000 per l'aggiornamento del motorino), insomma chi ha una casa di proprietà lo sa bene una media di €. 1000 o 1500 all'anno di riparazioni c'è sempre)
- e infine l'IMU, come si suol dire dulcis in fundo!
Ormai sulla casa di abitazione, rispetto alla vecchia ICI, per una famiglia che produce un reddito medio, non benestante quindi, il valore della tassa si è triplicato o anche oltre nelle città con valori catastali delle abitazioni alte come Roma. Questo aumento è stato causato non solo dall'aumento delle aliquote, ma dall'incremento della BASE IMPONIBILE su cui la tassa viene calcolata.
Infatti sia ICI che IMU vengono calcolate sul VALORE CATASTALE , non sul valore di mercato, che si ricava secondo una serie di parametri fissi che nulla hanno a che fare col valore di mercato, cioè quel valore reale che tu hai pagato per comprare casa tua. Inoltre i valori catastali non vengono aggiornati quasi mai, per cui si verificano anomalie che un appartamento sito nel centro di una grande città, poiché e stato costruito negli anni '50, ha un valore catastale più basso di un appartamento nuovo costruito recentemente nella periferia, che però è stato iscritto ala catasto con un valore che si avvicina maggiorante ai valori di mercato aggiornati.
Poiché riaggiornare i valori catastali è un lavoro complesso che comporterà tempo il Governo Monti ha pensato bene di rivalutare tutti i valori catastali (che nella vecchia ICI per le abitazioni si rivalutavano del 105%) del 160%, incrementando a dismisura la base imponibile, così da acuire ulteriormente le già gravi iniquità causate da un vecchio e inefficiente catasto urbano. Quindi se la tua casa vale €. 100.000 al catasto (che non è il prezzo a cui l'hai acquistata, sicuramente più alto) ti calcola l'aliquota non su 100.000, ma su 160.000, capite bene perché il valore si alzato così tanto
Spezziamo una lancia per il precedente Governo che aveva si già preparato l'IMU per il 2014, ma senza la rivalutazione della base imponibile quindi rendendola più leggera anche per capannoni industriali, negozi, e attività commerciali, escludendo la prima casa e nel valore comprendeva anche la tassa sulla spazzatura, in più la tassa incrementata sarebbe andata tutta ai comuni e quindi si sarebbe trasformata in servizi per il cittadino (almeno si sarebbe sperato così accadesse).
Inoltre per chi asserisce che l'IMU prima casa non dovrebbe essere tolta per tutti, è meglio che si informi perchè anche la vecchia ICI non era stata tolta per tutti, le categorie catastali, A1, A8 e A9 (cioè le case di lusso, le ville, i palazzi, ecc.) la pagavano l'ICI. Se si ritiene che un'abitazione si debba considerare di lusso, grazie magari a particolari ristrutturazioni o alla collocazione particolarmente prestigiosa basterebbe farla rientrare tra le A1 e l gioco sarebbe fatto!).
Un discorso a parte andrebbe fatto per le attività commerciali, la cui tassa sugli immobili di proprietà, dovrebbe essere quantomeno modulata sulla base del reddito d'impresa. Se ci si trova di fronte a un'attività familiare che basta solo per sbarcare il lunario dei facenti parte della famiglia si potrebbe anche toglierla completamente! Invece il Governo Monti l'ha raddoppiata e in alcuni casi anche oltre causando un ulteriore incremento del numero delle imprese piccole e piccolissime che chiudono ogni giorno. Come giustamente ha fatto notare il neo ministro dello sviluppo economico Zanonato «È giusto togliere l'Imu sui capannoni perché se essi sono strumento d'impresa, il balzello è iniquo. Sarebbe come far pagare l'Imu sul tornio».
A seguire vi inserisco una specie di bibliografia, in realtà una serie di link interessanti sull'IMU e la vecchia ICI:
- Orenove/4. Imu, per le imprese l’acconto cresce del 200%
- Imu, sulla prima casa imposta da 225 euro - Il 50% del gettito garantito dalle imprese
- Dossier sull'IMU
- Imposta Comunale sugli Immobili - Wikipedia
- Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni
- La recessione nel settore delle costruzioni
- L'impatto dell'edilizia sulle dinamiche e politiche macroeconomiche
- La casa ci fa più ricchi dei tedeschi: attenti è una trappola!
- Il catasto
Nessun commento:
Posta un commento