Abbasso le politiche di rigore! l'unico modo di ricominciare a crescere è quello di aumentare il DEFICIT. ma i paesi forti dell'Europa non ce lo permetteranno MAI, allora l'unico modo di sopravvivere per noi e per tutto gli altri paesi considerati economicamente deboli è tornare a una MONETA NAZIONALE!

giovedì 15 agosto 2013

Sommersi dalle balle!

Oggi la mia frustrazione è salita alle stelle nell'esatto momento in cui ho cominciato a sentire parlare di EVIDENTI SEGNALI di ripresa dell'Eurozona.
Ovviamente questi segnali di ripresa non ci riguardano affatto, i paesi che ufficialmente stanno uscendo dalla recessione sono Germania, Francia e con la sorpresa il Portogallo, che ha avuto nel secondo trimestre del 2013 addirittura un PIL del 1,1% in  crescita, dopo due anni di rendimenti negativi.
La mia frustrazione è salita alle stelle per l'unanime coro di giubilo, in particolare  di tutti quelli che: "hai visto come funzionano bene le politiche dell'austerity" che oggi hanno avuto un sussulto di felicità, visto che tutti i paesi che hanno fatto i "compiti a casa", imposti dall'Unione Europea ne hanno avuto felice riscontro, il Portogallo è stato portato come esempio impeccabile di questo discorso! Peccato che siano tutte balle!

 

Cominciamo col dire che i due paesi il cui recupero era più atteso, i compiti a casa non li hanno fatti per niente. Sia la Germania, che la Francia infatti  stanno facendo tutto eccetto che politiche di austerity. La Francia ha avuto un notevole rilancio dei consumi, ma non si è certo posta limiti di DEFICIT. Lo scorso anno ha chiuso con 4,5%, sforando alla grande il limite imposto del 3%, che secondo gli ultimi accordi europei dovrebbe arrivare in breve tempo allo 0,5% del PIL e sembra che quest'anno dovrebbero fare anche peggio. Ovviamente immettendo liquidità nel sistema i consumi si rilanciano, ma è un risalutato viziato dal fatto che altri paesi hanno imposti limiti più stringenti, per cui non possono competere con i risultati francesi. Facile vincere barando! La Germania, lo sappiamo bene, negli ultimi anni ha intensificato la spesa pubblica, facendo quasi raddoppiare il suo debito pubblico, per cui anche lei sta crescendo alla grande.
Tutti gli altri paesi, che sono stati costretti a fare austerity a viva forza, sono in condizioni molto peggiori, la Spagna ne è l'esempio lampante, ma anche la Grecia. Persino l'Olanda viaggia ancora su risultati negativi del PIL. 
Il Portogallo è l'unico paese ad avere avuto una crescita del PIL nonostante le misure imposte di austerità, a cui storicamente non si è sottratto neppure quando erano veramente pesanti e inique, ma c'è da dire che in cambio hanno ricevuto una cifretta come 78 miliardi di prestito in 3 anni dal MES in cambio, e poi ti stupisci come mai gli è cresciuto il PIL.
Per l'Italia la catastrofe era annunciata, perchè non ci siamo limitati a mantenerci sui livelli di deficit rigorosamente previsti dai trattati, cioè al 3% (ovviamente non è stata una nostra scelta, ma con il ricatto dell'eventuale mancata uscita dalla proceduta per deficit eccessivo, ci è stato imposto un maggior rigore degli altri), ma in un recente passato il Governo Monti ha avuto la geniale idea di risolvere i problemi di inflazione, provocati dall'incremento di prestiti esterni, che ha causato l'aumento del debito privato, spostando altrove la nostra liquidità e rispondendo "signorsi" ad ogni richiesta dell'UE di finanziare copiosamente il MES, oltre ogni ragionevolezza, col risultato di portarci in deflazione e conseguente recessione. Considerando che noi non ci siamo serviti affatto di questi fondi e avevamo pochi debiti da riscuote nei confronti di coloro che di questi fondi si sono serviti (sappiamo bene chi erano i maggiori esposti ai debiti, guardatevi quì sotto uno schemino postato dal prof. Borghi Aquilini su twitter in questi giorni), per noi è stata solo una perdita.


Del resto nel periodo della campagna elettorale Giulio Tremonti blaterava inascoltato che noi italiani eravamo esposti per il 5% nei confronti dei paesi debitori, quindi non aveva senso di dover contribuire al MES per il 18%. Come ci ha fatto notare il prof. Borghi nell'ultimo incontro avvenuto a Pescara su questi temi, per la presentazione del libro del prof. Rinaldi, è vero che poi questi soldi dovranno essere restituiti e quindi ci guadagneremo gli interessi che ci spettano, come partecipanti al fondo per il 18%, ma questo accadrà tra 20 anni quando probabilmente il nostro paese sarà già stato mandato al collasso economico e le nostre imprese manifatturiere saranno state svendute tutte ad altri paesi, come la Francia, che negli ultimi mesi ha fatto man bassa nel settore tessile, con grande felicità della Germania che si vedrà distrutto il suo maggiore competitore in materia di export.
Quindi mentre il Portogallo ha ricevuto una iniezione di liquidità di 78 miliardi in 3 anni noi ne consegniamo 50 al Salvastati, senza battere ciglio e tanti saluti alla ripresa economica!
In conclusione l'obiettivo di "farci fuori" lo stanno raggiungendo a passo di walzer, e noi sorridiamo felici allo scroscio degli applausi di chi ci sta dirigendo nella direzione del baratro, dove finiremo se non cominciamo ad aprire gli occhi e a "drizzare un pò il pelo"!