Abbasso le politiche di rigore! l'unico modo di ricominciare a crescere è quello di aumentare il DEFICIT. ma i paesi forti dell'Europa non ce lo permetteranno MAI, allora l'unico modo di sopravvivere per noi e per tutto gli altri paesi considerati economicamente deboli è tornare a una MONETA NAZIONALE!

sabato 18 maggio 2013

MERCATO IMMOBILIARE CROLLA: IMU la maggiore colpevole!

A chi avesse ancora dei dubbi su cosa ha fatto calare le compravendite immobiliari a picco, rispondo con questi dati:
come è facile notare dopo un iniziale decrescita delle vendite delle abitazioni all'inizio della crisi, a causa di tutte quelle componenti che si erano già attivate, dopo l'attivazione dell'imposta c'è stato un crollo verticale delle vendite di immobili (questi dati sono solo fino ai primi 9 mesi del 2012, attualmente la situazione è ancora peggiore, nel primo trimestre del 2013 le compravendite si sono dimezzate, 155.000 abitazioni in meno rispetto al 2011, le previsioni del grafico sono migliori, siamo tornati ai livelli di compravendita del 1985)
dal grafico si nota che addirittura c'era stato una risalita delle vendite dopo il primo crollo del 2008-2009, e poi con l'applicazione dell'IMU il calo è evidente.
Questo non significa che la crisi non abbia determinato una riduzione graduale delle vendite, solo che il calo prima dell'IMU era graduale e in un certo periodo nella crisi addirittura si è verificato un incremento. Solo al momento dell'applicazione di questa tassa sconsiderata la diminuzione delle vendite diventa catastrofica!
Come si può notare anche da questo grafico, gli investimenti in costruzioni sono risaliti e poi calati di nuovo, sempre nello stesso periodo. Il settore costruzioni ha perso il 5% dei lavoratori nell'ultimo anno, ma se si considera tutta la filiera, immobili, agenzie, vendita di mobilie arredi, ecc. si è perso il 25% dei lavoratori, 550.000 di posti di lavoro in tutta la filiera produttiva. A questo punto è chiaro cosa sia accaduto al mercato immobiliare, ma per maggiore auto convincimento, vi sottopongo una serie di spezzoni della trasmissione "Porta a Porta" del 13 e del 15 di Maggio, che ha trattato molto approfonditamente l'argomento, se non credete a me ascoltate gli esperti:


L'intervento di Luca Ricolfi, sociologo, è particolarmente interessante visto che valuta l'aspetto non solo dal punto di vista dei dati ma della sensazione che ha causato la perdita di valore degli immobili, data dalla repentina riduzione della domanda. Il prof. Ricolfi spiega bene la sensazione di impoverimento data dalla perdita di valore dei nostri beni, anche per le classi abbienti, se un immobile perde il 4,6 % del suo valore di mercato (e questa è l'ultima rilevazione del quarto trimestre del 2012, vuole dire che ha perso su un immobile del valore di €. 200.000 la modica cifra di quasi 10.000 euro, è chiaro che si sente più povero e smette di fare acquisti che normalmente farebbe con un reddito agiato.

A parte che l'IMU è una tassa applicata su un patrimonio acquistato con soldi che sono già stati sottoposti a tassazione, quindi questi soldi vengono tassati due volte, a parte che questa tassa ha mandato un settore strategico per la nostra economia totalmente in disfacimento, ma la cosa peggiore è che è una tassa non progressiva, certo si potrebbe obiettare che la progressività si applica alla rendita catastale, per cui una casa di maggior pregio dovrebbe pagare una tassa più alta, ma non è così visto che i valori catastali non sono aggiornati e un appartamento nel centro di una città in molti casi ha una rendita catastale inferiore a una casa nuova in periferia, perché è stata costruita più recentemente e quindi la rendita con cui è stata iscritta in catasto si avvicina maggiormente al valore di mercato.

Per non parlare poi degli immobili ad uso commerciale o industriale, oppure per quelli per uso agricolo, abbiamo schiantato il settore con l'IMU sui fabbricati agricoli.

Il danno collaterale si è inoltre esteso alle locazioni, infatti gli immobili dati in locazione hanno visto crescere l'IMU del 40%, questo a ovviamente determinato l'aumento del canone locativo del 143% nel cd contratto  libero, e addirittura del 408% nel contratto concordato ( una sostituzione dei vecchi contratti ad equo canone, che mantengono i livelli locativi bassi a fronte di un vantaggio fiscale anche nell'IMU, agevolazione che con le nuove tariffe si è quasi del tutto riassorbita, per cui i canoni si sono alzati in maniera impressionante), aumento delle locazioni dovuto anche alla eliminazione della possibilità di detrarre per il proprietario di casa ben il 15% delle spese fatte sull'abitazione, questo 15 ora è diventato 5%.

Se questo è un modo per trasformare il popolo più formica d'Europa in un popolo di cicale, trovo che la tecnica sia alquanto efficace  spendete non risparmiate, perché se risparmiate  vi toglieremo i vostri soldi attraverso imposte e tasse!
Ma la mia maggiore preoccupazione è che questa sia una maniera di farci spostare le nostre abitudini di risparmio, noi investiamo troppo in valori immobiliari perché non siamo particolarmente propensi al rischio, mentre farebbe comodo al settore finanziario che cominciassimo a investire in valori mobiliari, prima di tutto perché c'è chi guadagna molto dalle transazioni finanziarie e poi perché espropriare ricchezza è molto più facile se non le abbiamo IMMOBILIZZATE. per questo si sentono sempre più detrattori del risparmio immobiliare. I componenti di "Scelta Civica", il partito di Monti, in particolare Irene Tinagli, ma anche il neo ministro Giovannini, hanno fatto dichiarazioni per scoraggiare la nostra sana abitudine di acquistare la casa alla prole. Giovannini, in una trasmissione televisiva, ha dichiarato che sarebbe anche una cosa possibile una tassa sugli immobili dove dati in comodato d'uso a un figlio, per scoraggiare l'uso domestico e favorire la locazione, ma la verità è che si vuole assolutamente polarizzare le abitudini degli Italiani verso altre direzioni e questo è assolutamente pericoloso.

Ormai è diventato molto usuale criticare lo stile di vita Italiano, lo fanno i paesi del nord Europa, lo fa una certa parte politica, e molti personaggi che ruotano intorno a centri di interesse particolari, è noi al posto di rispondere per le rime, chiniamo il capo e diamo ragione ai nostri detrattori, è questa abitudine tutta Italiana di autocritica ad ogni costo che si deve cambiare nel nostro paese, dobbiamo imparare a diventare obiettivi con noi stessi, quando sbagliamo lo dobbiamo ammettere, ma dobbiamo anche imparare a riconoscere chi ci critica per un uso strumentale e per proprio vantaggio personale.

Comunque per concludere, facciamo pure battaglia politica contro qualsiasi progetto che non ci convince ma se una proposta è buona e giusta, impariamo ad appoggiarla comunque  anche se chi la fa non ci piace particolarmente  Non siamo a una partita di calcio, qui se la nostra squadra del cuore perde, è necessario tifare per quella che resta perché altrimenti ne va l'onore e la solidità economica del nostro paese e ne contempo sperare che la restante sia degna della nostra fiducia e faccia le cose giuste per questo paese.

NOTA: tornate domani se l'argomento vi interessa, perché in calce a questo articolo sarà inserito un altro video di due esperti oltre Ricolfi, per avvalorare ulteriormente la tesi. E' in fase di caricamento su YOU TUBE.

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